Benvenuti nel mio mondo fatto di fantasia, creatività, libero pensiero, nel rispetto di tutto e di tutti......divido con voi le mie esperienze, le mie sensazioni e i miei pensieri ......piu' profondi!

Non so se riuscirò o mi sarà concesso di chiudere "il cerchio", "disegnandolo sulla grande tela della vita". So di per certo però, che qualunque cosa accadrà nel mio percorso di vita futura, le parole, i pensieri, i racconti e le riflessioni, qui riposti, rimarranno, spero, come spunto e stimolo di riflessione per chiunque li leggerà.

martedì 14 aprile 2009

13 - COS'E' L'ARTE (per me)?

Chiedersi cos'è l'arte è come chiedersi cos'è la vita, tanto grande è l'estensione concettuale e pratica delle attività umane che opera sotto la denominazione di attività artistica.
Oggi, in quest'epoca supertecnologica, spiegare cosa sia l'arte è ancora più difficile.
Allora appare opportuno puntare l'attenzione sul risultato di tali attività, cioè sul prodotto artistico: esso scaturisce dall'attività di un creatore, l'artista, il quale lo sottopone poi al giudizio di fruitori che attribuiscono giudizi di valore a tale prodotto.
I prodotti artistici nascono per sopravvivere al loro creatore e in essi si racchiudono valori spirituali eterni, scaturiti dalla esperienza personale dell'artista circa la realtà sociale in cui vive o è vissuto o vivrà.
Le opere d'arte, quindi, hanno l'importante compito di essere una fonte comunicativa di testimonianza di valori che da temporali divengono eterni.
Tenendo conto che l'arte non riguarda solo la sfera prettamente culturale, ma convive con ciascuno di noi nel quotidiano ( vedi i nostri vestiti, gli oggetti di cui ci serviamo per le nostre occupazioni....) un qualsiasi tentativo di definizione è quasi impossibile dal momento che sono numerose le scienze umane che hanno per oggetto di studio questa attività ( storia dell'arte, psicologia, sociologia, estetica, antropologia,....).
Il prodotto artistico scaturisce da un atto creativo dell'artista, colui che da antico artigiano a genio per antonomasia ha attraversato, nella storia, tutti i ceti sociali. Questo percorso storico ha permesso la nascita di molti "topos" sulla figura del creativo (cioè che può indicare un insieme di tecniche e rappresentazioni comuni a più correnti artistiche o letterarie che spesso sono l'occasione per l'evoluzione dell'opera d'arte), di colui che possiede quella strana capacità di generare dal niente un "oggetto" che ora c'è e prima no, frutto di una sua idea nata in un luogo oscuro, misterioso, della sua mente.
Nel paleolitico superiore l'uomo sviluppa capacità intellettive proprie della sua specie e successivamente attività artistiche grafico-pittoriche che pare avessero uno scopo comunicativo ed esorcistico.
La nascita dell'arte determina la nascita culturale dell'uomo, a sua volta costruito dalla sua stessa cultura entro un processo dinamico che conduce sino a noi percorrendo una esperienza di vita antica, ma sempre nuova e rinnovabile ove l'arte si pone come una caratteristica intrinseca universale della specie umana.
Il prodotto artistico nasce da un atto creativo, che implica sempre il concetto sovversivo di "creatività".
La parola creatività include sempre il carattere di imprevedibilità, cioè un processo di pensiero che sfugge totalmente alle leggi deterministiche e influenza il concetto del "bello" moderno: bello è ciò che è spontaneo, originale e genera risposte individuali.
Quando al frutto di questo atto creativo vengono attribuiti anche giudizi di valore esso diventa arte.

1 commento:

  1. L’amore per il bello, per l’Arte, ti ha accompagnato per tutta la tua vita questo grande interesse personale unito al desiderio di poterlo comunicare ad altri fa di te un grande comunicatore e maestro un po’ sconosciuto (ancora per poco). L’arte è comunicazione, ed è patrimonio di tutti. E’vero che si dice: Il maestro apre la porta ma tocca all’allievo il compito di varcarla, (Maestro Zen) ma spesso si incontrano grandi maestri che ti aprono la porta, ti fanno vedere le meraviglie che stanno al di là, ma non ti insegnano a varcarla. Come chi cucina non vuole svelare il segreto della sua ricetta che fa di quel piatto conosciuto una specialità. Spesso in campo artistico si incontrano grandi artisti che ti velano la tecnica ma non te la svelano per timore che l’allievo possa superare il maestro. Custodire gelosamente una tecnica la impoverisce, donarla arricchisce e fa arricchire chi la dona. Col profondo convincimento che il vero insegnante, il vero maestro è colui che sa comunicare quello che sa, colui che sa suscitare l’emozione di imparare e creare, ti auguro di destare tutto questo in coloro che ti sono vicini che sono i tuoi primi allievi e nei lettori, spero che riescano con il tuo insegnamento a superarti.
    Con grande stima … MISSION IMPOSSIBLE.

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