Benvenuti nel mio mondo fatto di fantasia, creatività, libero pensiero, nel rispetto di tutto e di tutti......divido con voi le mie esperienze, le mie sensazioni e i miei pensieri ......piu' profondi!

Non so se riuscirò o mi sarà concesso di chiudere "il cerchio", "disegnandolo sulla grande tela della vita". So di per certo però, che qualunque cosa accadrà nel mio percorso di vita futura, le parole, i pensieri, i racconti e le riflessioni, qui riposti, rimarranno, spero, come spunto e stimolo di riflessione per chiunque li leggerà.

giovedì 9 aprile 2009

07 - Nella cena del Signore - i sepolcri

Fate questo in memoria di me.

E' la notte dell'Eucarestia e del sacerdozio ministeriale. E' la notte del comandamento nuovo, del servizio e dell'amore vicendevole. E' la notte del tradimento. Gesù anticipa nella sua disponibilità l'offerta di se stesso "fino alla fine", cioè fino all'atto supremo della sua morte in croce, ma anche fino al termine del tempo, quando tornerà glorioso per ricapitolare tutto in sè. E lo fa nel dono del pane e del vino, nel gesto umile di lavare i piedi ai discepoli, ai quali comanda di seguire le sue orme per poter manifestare nel mondo la sua presenza misericordiosa e consolante. Gesù sa che però di lì a poco sarà consegnato nelle mani di coloro che lo condurranno al Golgota e sa che sarà proprio un suo discepolo a compiere l'atto del tradimento.
In questa grande notte noi cristiani viviamo e nel mistero contempliamo tutto lo svolgersi della vita, fatta di contraddizioni e rivalse, ma avvolta nell'amore di quel Dio che si è lasciato imprigionare e uccidere dagli uomini per restituire loro in cambio la vera libertà.

La tradizione
La Settimana Santa vive liturgicamente i suoi momenti più significativi nel " Triduo Pasquale " che inizia il Giovedì Santo con la rievocazione del Sacramento dell'Eucaristia.
E' difficile risalire alle origini del rito dei " Sepolcri ". Fino all'epoca carolingia nella giornata del giovedì si celebravano due messe: una per la fine della Quaresima e l'altra per l'inizio del Triduo Pasquale e successivamente si optò per l'unica messa " in Coena Domini " al termine della quale si esponeva nel tabernacolo sull' Altare della Reposizione, allestito per la sua venerazione.

Non si sa quando si iniziò a chiamare " Sepolcri " questi altari ritenendoli impropriamente la tomba di Cristo.
E' certo che nel periodo barocco, l'usanza della visita ai sepolcri era già ben radicata nel popolo e soltanto recentemente, nel 1998, la Congregazione per il Culto divino sulla " preparazione e celebrazione delle feste pasquali " ha stabilito che il tabernacolo in cui viene custodito il " Corpo di Cristo " non deve avere la forma di sepolcro, così come deve essere evitato l'uso di chiamarlo in tal modo. In un'altra parte del documento viene spiegato che la " cappella della reposizione viene allestita non per rappresentare la sepoltura del Signore, ma per custodire il Pane Eucaristico per la Comunione che verrà distribuita il venerdì della passione di Gesù.
Nell’altare vengono in genere collocati il tavolo simbolo del sacrificio e dell' imminente Pasqua, il pane ed il vino, i tredici piatti degli apostoli e il tabernacolo dove è collocata la SS. Eucaristia.
Tra gli addobbi tipici, vanno ricordati i fiori bianchi e vasi germogliati dai semi di grano, germogliati al buio che simboleggiano il passaggio dalle tenebre della morte di Gesù alla sua Resurrezione.

Nel tardo pomeriggio del giovedì la gente inizia la visita ai " sepolcri " dei quali occorre visitarne almeno tre ( sempre comunque in numero dispari secondo un'antica tradizione ), mentre anticamente non dovevano essere meno di sette.

Così a Venosa:

I "S' bbolch' "
La gente visita le chiese della città in mesto raccoglimento, visita i "santi sepolcri" recitando delle preghiere come questa:

Sant' s'bbolch' v's'taus'
da tutt' seit' v's't't'
jend' steje nu' gran' Signor'
l'hann' pust' a' r' quarantott'or'
l'hann' pust' a l'aguneje
for' sangh' Ges' Crest' meje
Gesù Mmareje ogg' e semp'
quest' jè Gesù Nazzaren'
avet' vest' 'u feglie d' Deje
ca jè murt' 'n croc' p' li p'cchet' meje?

(5 ave - pater - gloria - Verbo di Dio )

Santi sepolcri visitabili
da tutti siete visitati
dentro c'è un gran Signore
l'hanno messo (esposto) per quarantotto ore
l'hanno messo in agonia
scorre sangue di Gesù Cristo mio
Gesù, Maria oggi e sempre
questi è Gesù nazareno
avete visto il Figlio di Dio
che è morto in croce per i miei peccati?

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