Benvenuti nel mio mondo fatto di fantasia, creatività, libero pensiero, nel rispetto di tutto e di tutti......divido con voi le mie esperienze, le mie sensazioni e i miei pensieri ......piu' profondi!

Non so se riuscirò o mi sarà concesso di chiudere "il cerchio", "disegnandolo sulla grande tela della vita". So di per certo però, che qualunque cosa accadrà nel mio percorso di vita futura, le parole, i pensieri, i racconti e le riflessioni, qui riposti, rimarranno, spero, come spunto e stimolo di riflessione per chiunque li leggerà.

lunedì 12 ottobre 2015

"Cantico dei Cantici" di Salomone 2

Capitolo 2
1 -"Sono un semplice zafferano della pianura costiera, un giglio dei bassopiani".
2 -"Come un giglio tra erbacce spinose, così è la mia compagna tra le figlie".
3 - "Come un melo tra gli alberi della foresta, così è il mio caro tra i figli. Ho desiderato appassionatamente la sua ombra, e là mi sono seduta, e il suo frutto è stato dolce al mio palato.
4 - Mi introdusse nella casa del vino, e il suo vessillo su di me fu amore.
5 - Rinvigoritemi con schiacciate d’uva secca, sostenetemi con mele; poiché sono malata d’amore.
6 - La sua sinistra è sotto la mia testa; e la sua destra mi abbraccia
8 - "Il suono del mio caro! Eccolo, viene, arrampicandosi sui monti, saltando sui colli.
9 - Il mio caro somiglia a una gazzella o al cerbiatto
10 - Il mio caro ha risposto e mi ha detto: ‘Levati, mia compagna, mia bella, e vieni via.
11 - Poiché, ecco, la stessa stagione delle piogge è passata, lo stesso rovescio di pioggia è finito, se n’è andato.
12 - I fiori stessi sono apparsi nel paese,  e le viti sono in fiore, hanno dato la [loro] fragranza. Levati, vieni, o mia compagna, mia bella, e vieni via.
16 - "Il mio caro è mio e io sono sua. Egli pasce [il gregge] fra i gigli.
17 - Finché spiri il giorno e siano fugate le ombre, ritorna, o mio caro, sii come la gazzella o come il cerbiatto sui monti.

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